Powered By Blogger

lunedì 3 gennaio 2011

ORDINE!


Vi siete mai chiesto per quale motivo esistano, all'interno del genere umano, persone che possiedono uno spiccato senso dell'ordine - mentale e materiale - opposte ad altre la cui natura è invece del tutto difforme da tale modello ritenuto, a torto o a ragione, e con le dovute eccezioni, più virtuoso? Sia chiaro, non ho la pretesa di voler dirimere questa eterna e complessa questione, mi limito a proporre qualche considerazione personale.
All'inizio era il caos! Non spaventatevi, quando parlo di inizio mi riferisco a tanto tempo fa, quando ancora non c'era nulla - e nessuno - e tutto stava per essere plasmato (o riordinato?). In ogni modo, qualcuno si assunse quel gravoso compito. Chiamatelo come volete, Essere Superiore o semplicemente Caso - non ha importanza, per ora - fatto sta che l'impresa gli riuscì. Da uno stato di indefinita confusione si passò a una condizione di quiete e tranquillità. Insomma, inutile negarlo, fu fatto ordine, cose e creature furono sistemate ognuna al proprio posto.
Supponiamo che voi preferiate immaginare che l'artefice di tale opera sia stato chi prima ho definito come Essere Superiore. D'accordo, nessuno di noi se lo figura nella mente nell'atto di rimettere ordine, di rassettare; la sua azione è stata di sicuro più fantasiosa, più... creativa, tuttavia siamo concordi nel riconoscere quell'atto come positivo, buono. Con la comparsa dell'ordine, quindi, è prevalso il Bene, e ciò ci permette di affermare che il guazzabuglio originale tratteggiasse il Male, o comunque qualcosa di molto simile. Dunque, adottando questa elaborazione, è ovvio dedurre che gli individui dotati del senso dell'ordine rappresentino il Bene, mentre gli altri - applicando il concetto del dualismo perpetuo - siano da ritenersi sotto l'influsso di forze maligne.
Se, al contrario, ci allontaniamo da analisi oltremodo trascendentali e ipotizziamo il processo della creazione, il Grande Riordino, quale frutto di elementi casuali, il discorso acquista maggiore levità. Sostenendo tale ipotesi, si può asserire che la condizione di ordine e di disordine, applicata ai singoli soggetti, assume minore rilevanza poiché scaturita da un processo di natura accidentale. In base a ciò, di conseguenza, tutti possono essere assolti: chi è ordinato e chi è solo d'ordine, chi è organizzato e chi è afflitto da turbe maniacali, chi è razionale e chi è dissociato - cioè ordinato in un luogo e disordinato in un altro - chi è disordinato nei pensieri, nell'esistenza, ma tiene il piano della scrivania sempre perfettamente sgombro...
Lo ammetto, questa teoria può apparire, a prima vista, un po' azzardata, addirittura strampalata. Tuttavia - e mi rivolgo a tutti voi, individui ordinati e disordinati - avete per caso qualche spiegazione più convincente?
Comunque, sappiate che per me è così. Perché ne sono così certo? E perchè no?

Nessun commento:

Posta un commento