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venerdì 14 gennaio 2011

IL MOSTRO



Parafrasando Goya: "Il sonno di una nazione genera mostri".
E noi il mostro lo possediamo. Lo abbiamo creato, lo abbiamo alimentato a dismisura, e ora non siamo più in grado di disfarcene. Le sue sembianze da vecchio Golem ci sono ben note: basso di statura, calvo, anziano e orrendamente pitturato. Vive ad Arcore, in una grande villa e spadroneggia su di un intero paese. Ci ha riempiti di fango, una mota densa che non riusciamo a scrollarci di dosso. Gli altri, quelli delle nazioni normali, ci dileggiano, ci deridono, ci sbeffeggiano e, soprattutto, ci compatiscono. Noi quasi non ce ne accorgiamo. Abbiamo smarrito la decenza, non possediamo più la capacità di indignarci, siamo annientati. Nonostante tutto ciò, alcuni ancora lo sostengono - tanti, troppi - altri lo servono in maniera fedele, ricavandone vergognose prebende, qualcuno addirittura lo adora in maniera sacrilega.
La realtà stessa è di continuo negata, ribaltata, piegata alle convenienze personali. La menzogna spadroneggia, sempre impunita e assunta quale modello virtuoso.
Lui, il mostro, ancora una volta è sotto la lente della magistratura, quel potere di uno stato democratico che egli stesso, per primo, non riconosce e anzi accusa di inseguire disegni politici, persecutori.
Le ultime accuse sono pesanti, ignobili: concussione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione - risultano coinvolte minori - possibili imputazioni che fanno inorridire, che marchierebbero per sempre un qualsiasi comune cittadino.
Lui, invece, anche stavolta forse se la caverà. Entreranno in azione legulei prezzolati, si invocheranno congiure e complotti, si cercherà in tutti modi leciti e illeciti di minimizzare, di sminuire. Ci saranno vigorose smentite, sdegnate sconfessioni.
Sì, può darsi che se la caverà, il mostro, e rimarrà al suo posto a turbare il nostro vivere, ad accrescere la nostra impotenza, a fomentare le divisioni, a irriderci con la sua immensa protervia, con la sua arroganza smisurata. 
Noi, al contrario, ce la caveremo?

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