(Cento e più
storie brevi)
Storie brevi, così è preferibile definirle. Perché non si tratta di racconti veri e propri. Sono piuttosto pensieri, riflessioni e considerazioni di imprecisata natura in forma di spunti narrativi compiuti, rapidi e corti, che durano il tempo di alcuni respiri. Storie brevi, dunque. Di volta in volta surreali e bizzarre, comiche e ironiche, tristi e malinconiche, oppure tragiche e dolorose. Storie brevi, con protagonisti minimi. Per condividere fugaci attimi di svago e cupi momenti di sconforto.
Storie brevi, così è preferibile definirle. Perché non si tratta di racconti veri e propri. Sono piuttosto pensieri, riflessioni e considerazioni di imprecisata natura in forma di spunti narrativi compiuti, rapidi e corti, che durano il tempo di alcuni respiri. Storie brevi, dunque. Di volta in volta surreali e bizzarre, comiche e ironiche, tristi e malinconiche, oppure tragiche e dolorose. Storie brevi, con protagonisti minimi. Per condividere fugaci attimi di svago e cupi momenti di sconforto.
Il
libro è nato raccogliendo i post più “letterari” apparsi su questo blog dal
gennaio 2011 ad aprile 2012. I testi, per l’occasione, sono stati rivisti e
rifiniti.
“Questo
libro è una raccolta di racconti brevi. Il primo è dedicato ai fantasmi, entità
di persone trapassate che hanno lasciato, in vita, qualcosa in sospeso. Questo
racconto, riveduto e corretto, potrebbe anche essere raccontato ai bambini, che
spesso, la notte, hanno paura dei "mostri", mentre i fantasmi erano
persone come noi, e non devono farci paura, ma compagnia. Come noi abbiamo
bisogno di essere rassicurati, anche loro, per trovare la loro pace, hanno
bisogno, come entità, del nostro amore. A volte basta una preghiera, detta col
cuore, per far trovare la pace a chi non è più tra noi. La seconda storia parla
del più famoso network, parla di Facebook,
ambiente "magico" nel quale ho trovato un cugino che non ho mai
conosciuto, che vive in Canada e che pensavo spesso, con malinconia, proprio
per non averlo mai conosciuto, ma è bello sapere che c’è, anche se è dall’altra
parte del mondo, ora lo sento più vicino. Nel terzo racconto è descritto un
ambiente. Mi complimento con l’autore, in questo caso, perché l’ha descritto
così bene che mi sembrava di esserci, in quel luogo. Bravo. Il terzo racconto è
un’analisi di un determinato stato che mi porta a rispettare le idee
dell’autore, perché le ragiona bene, le valuta, le scompone, come ogni persona
rispettosa ed intelligente sa fare. Il quarto racconto è davvero divertente,
per assurdo, però, può capitare veramente. Parla di una persona che ama
circondarsi di oggetti vari ed anche di libri, al punto tale da riempire casa
ed alla fine non potersi più muovere, tanto la casa è piena di cose. Questa è
una storia, ma io personalmente ho conosciuto una persona che così lo è veramente.
Quando frequentavo la sua casa, mi mancava il respiro, vedendo di quante cose
si era circondata. Aveva acquistato gli oggetti più disparati, senza gusto e
logica, solo perché in quel momento ne era attratta. Una casa che non aveva
stile, sembrava solo un grande bazar dove si poteva trovare di tutto. Ed
andiamo avanti con i racconti, quello successivo è di una bellezza
straordinaria, ma mi sorge un dubbio: "Può, la Befana, rivolgersi ai
sindacati per risolvere un suo problema e questi le garantiscono la risoluzione
dei problemi? Non sarà l’ennesima truffa?". Che fantasia, questo autore,
riesce ad intrattenere il lettore, toccando vari argomenti, raccontando storie,
che, come avete appena letto nella recensione, si pone delle domande, ragiona,
tutto serve per distrarci un attimo dalla vita monotona di tutti i giorni, per
staccare dalla vita frenetica che conduciamo tutti i giorni, per renderci più
lieti e lamentarci un po’ meno. Cosa c’è di meglio di una sana, allegra
lettura, ma anche se è una lettura impegnata, va bene lo stesso, sarà servita,
almeno per un attimo, a non pensare ai problemi che ci affliggono. Ecco, lo
sapevo che prima o poi... Il recensore dovrebbe essere una persona obiettiva,
nello scrivere una recensione, allo scopo di promuovere un libro. Ho letto la
storia "Il cacciatore". Ho pianto come una bambina, non mi vergogna a
confessarlo. Del resto sono una persona sensibile. Non vi racconto la storia,
ho già detto il titolo, dovete comprare questo libro e leggerla, questa storia
che parla di un cacciatore, è davvero bella ed emozionante. Non si può restare
insensibili, nel leggerla. Grazie, Enzo per averla scritta, magari può
insegnare qualcosa a qualcuno. Il racconto successivo è una storia davvero interessante, fatta tutta di dialoghi, ben costruita, che
andrebbe benissimo per i giovani di oggi.” (Recensione di Maria Teresa
Albanelli)
“Straordinariamente
accattivante. Brevi storie cesellate con oro fino. Lo stile, la proprietà del
linguaggio, personaggi, cose, accadimenti, sentimenti: tutto è una sorpresa,
una piacevole sorpresa, che si presenta una pagina dopo l’altra, con un ritmo
che non lascia spazio alla distrazione.” (Bruno Cascianelli)
“Una collana di perle, che
fanno sorridere e riflettere, sempre condite con la giusta dose di ironia.”
(Gian Paolo Toschi)
“Lampi di riflessive
rimembranze che si riflettono su di uno specchio in frantumi, frammenti in cui
ogni lettore può, su e giù attraverso ciascuno di essi, riflettersi a sua volta.”
(Kim Davis)
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Il
libro può essere reperito, in formato cartaceo, sul sito ilmiolibro.it e, in formato e-book (tra pochi giorni) sul sito ultimabooks.it e in altre librerie
virtuali.
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