"Il Santo Padre
non approverebbe" disse il cardinale Amici.
"Il Santo Padre?
Lui ha ben altre cose di cui occuparsi" ribatté il cardinale Keller.
"Questa faccenda la dobbiamo seguire noi".
"Già, l'idea è
nostra..." disse Amici.
"Il Papa ha perso di
vista un aspetto importante della sua missione: aumentare il gregge".
"E soprattutto
impedire che si riduca sempre di più" concluse Amici, con amarezza.
"Una missione che
deve diventare tua, in qualità di presidente della Conferenza Episcopale"
ribadì Keller.
"La mia
giurisdizione è limitata" disse l'altro.
"Da qualche parte
bisogna pur iniziare" borbottò a bassa voce il cardinale tedesco.
"A che ora è stato
fissato l'appuntamento?" chiese Amici.
"Tra meno di
un'ora. Ci conviene chiamare l'autista".
Dopo un tragitto di
poco più di mezz'ora tra le vie affollate della grande città, l'auto con i
contrassegni del Vaticano depositò i due alti prelati presso la sede locale
della Square Marketing Solutions.
Furono ricevuti in un
lussuoso ufficio dal responsabile della filiale, il dottor Gobbi.
"Eminenze..."
li salutò il manager, inchinandosi con deferenza ma evitando di baciare gli
anelli. L'uomo era un po' schizzinoso.
Venne subito al sodo.
"Ho esaminato con
attenzione la vostra richiesta. Avete ragione: ciò che voi fornite non è
nient'altro che un servizio. Di alto livello, intendiamoci, sia a livello
spirituale che materiale. Tuttavia tale servizio, con il trascorrere del tempo,
risulta essere non più appetibile come prima. Deve essere assolutamente
rinnovato. Non lo possiamo però trattare come un prodotto commerciale, perché
stiamo parlando di qualcosa di diverso, di una comunicazione. Affinché
l'innovazione e l'ammodernamento del messaggio risultino realmente efficaci,
occorre che i fedeli vecchi e nuovi percepiscano con chiarezza che la Chiesa
sta cambiando, ma che questo mutamento non sta avvenendo con i soliti tempi
lenti, bensì che è al passo con i tempi, li percorre alla stessa velocità con
la quale si evolve la società moderna, e di conseguenza riconosce e accetta
nell'immediato il processo di secolarizzazione, ne prende atto e dispone gli
opportuni mutamenti nei precetti o nella dottrina".
"Ottimo"
disse il cardinale Keller, sorseggiando lo spritz che gli era stato gentilmente
offerto. "Proprio ciò che volevamo" aggiunse, rivolgendosi al
cardinale Amici.
L'altro approvò,
annuendo con convinzione, anche se era un po' confuso.
"Mi permetto di
offrire un suggerimento" disse il dottor Gobbi.
"La
ascoltiamo" disse Keller.
"A nostro parere
occorre concentrarci su un solo aspetto, un solo tema, in maniera che tutta la
nostra opera di propaganda successiva sia indirizzata in modo più efficace, e
anche per non confondere i fedeli, quelli vecchi da consolidare e quelli nuovi
da attrarre".
"Credo che lei
abbia ragione" intervenne finalmente Amici, che non aveva ancora parlato.
"Ma quale sarà il tema prescelto?"
"Vi vogliamo aiutare
anche in questo, individuando una serie di questioni, di argomenti centrali nel
dibattito della Chiesa degli ultimi decenni. Tuttavia sarete voi a decidere
quale di questi temi sarà quello prescelto, e sul quale poi noi lavoreremo
applicando le nostre strategie".
"Ottimo"
ribadì Keller, finendo di scolare lo spritz.
"Una soluzione
sulla quale concordo" disse il cardinale Amici.
"Perfetto"
disse il dottor Gobbi. "Vi illustro come procederemo. Affiderò alla mia
migliore collaboratrice, la dottoressa Moroni, il compito di evidenziare le
aree tematiche entro le quali ci muoveremo. Tra un paio di mesi al massimo ci
incontreremo di nuovo e in quell'occasione conoscerete le nostre proposte. Voi
dovrete semplicemente sceglierne una".
I due cardinali
approvarono, soddisfatti, poi si congedarono.
Nei termini stabiliti,
furono convocati dal dottor Gobbi. Questa volta il responsabile della filiale
non era solo. Accanto a lui, una bella donna bruna sulla quarantina, la
dottoressa Moroni.
Il cardinale Keller
procedette a un esame accurato delle morbide forme della donna, mentre il
cardinale Amici non vi badò affatto: lui preferiva gli uomini, specialmente se
giovani.
Keller accettò con
entusiasmo un enorme boccale di birra. Il cardinale italiano declinò l'offerta,
chiedendo invece un bicchiere d'acqua.
"La mia
collaboratrice vi illustrerà i temi che sono stati scelti. Mi auguro che almeno
uno tra loro incontri il vostro gradimento" disse Gobbi.
"Buongiorno,
eminenze" esordì con deferenza la dottoressa Moroni. "Sappiamo che la
Chiesa condanna la pratica dei rapporti sessuali prima del matrimonio. Un
divieto che, a mio parere, è divenuto anacronistico. Si potrebbe pensare di annullare
tale proibizione. Questa è la mia prima proposta. La seconda, ben più efficace
e incisiva, riguarda l'ammissione delle donne al sacerdozio. Un qualcosa di
dirompente, che metterebbe la Chiesa al centro del dibattito sociale, e con un
ritorno molto rilevante. Oppure si potrebbe abolire la prescrizione che
riguarda il celibato ecclesiastico, che farebbe seguito ad alcune aperture già
espresse nel recente passato anche dal Santo Padre. Infine, si potrebbe
valutare l'ipotesi di rendere completamente libera la contraccezione e di
rendere il controllo delle nascite esclusiva responsabilità dell'individuo, del
fedele, privandolo così dal condizionamento religioso. Ecco, questi sono gli
argomenti sui quali dovrete riflettere. Quale che sarà la vostra scelta, saremo
in grado di trasformare la questione in un formidabile strumento di propaganda.
Grazie".
I due cardinali si
voltarono l'uno verso l'altro, perplessi.
Poi si scostarono dal
tavolo al quale erano seduti e iniziarono a confabulare.
"Che cosa ne
dici?" domandò Amici.
"Non lo so"
rispose Keller. "La proibizione dei rapporti sessuali prima del matrimonio
non la rispetta nessuno".
"Credo che nessuno
l'abbia mai rispettata" rispose l'altro, sconsolato.
"Non sarebbe per
niente efficace" disse il tedesco, rimpiangendo il boccale di birra,
ancora pieno a metà, rimasto sul tavolo, fuori dalla sua portata.
"E del sacerdozio
femminile non voglio proprio sentire parlare!" disse il cardinale Amici.
"Non essere
misogino" disse Keller. "Io non ho nulla contro le donne, ma quella
del sacerdote è proprio un'occupazione, anzi una missione, che loro non sono in
grado di svolgere. Non è nella loro natura".
"E quale sarebbe
la loro natura?" chiese il cardinale Amici, sinceramente curioso.
"Andiamo
avanti" tagliò corto Keller.
"Della
contraccezione, del controllo delle nascite, ne ho piene le tasche. Non c'è
argomento più noioso" riprese il cardinale tedesco.
"Sono
perfettamente d'accordo. Una pesantezza unica" disse Amici.
"In quanto al
celibato dei preti, sappiamo che non è mai stato un problema, e comunque si
tratta di una questione che riguarda più i sacerdoti che non i fedeli. E poi,
nel tuo caso, sarebbe pure imbarazzante..."
"Che intendi
dire?"
"Lasciamo stare"
liquidò la faccenda Keller. "In ogni caso gli argomenti proposti non mi
soddisfano. Mi sarei aspetto qualcosa di diverso, di più originale. Non saprei
proprio quale scegliere".
"Hai ragione"
disse Amici.
"Scusate"
intervenne il dottor Gobbi. "Leggo sui vostri volti incertezza e indecisione".
"Vero"
confermò Keller. "Nulla di quanto proposto ci sembra sufficientemente
incisivo, nonostante si tratti di suggerimenti interessanti" aggiunse,
cercando di essere diplomatico.
"In verità avevamo
una ulteriore proposta, frutto della fertile mente della dottoressa Moroni, che
tuttavia avevo deciso di non presentare, considerandola poco opportuna"
disse il dottor Gobbi.
"Vale a
dire?" domandò il cardinale Amici.
Intervenne la
dottoressa Moroni.
"Lanciare, da
parte della Chiesa, una dura campagna di odio contro gli immigrati, infierendo
in particolare contro quelli di religione islamica. Un aumento immediato e
consistente di nuovi fedeli sarebbe assicurato".
A queste parole, gli
occhi dei due alti prelati si illuminarono.
"Questo!"
risposero quasi all'unisono. "Scegliamo questo!"
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