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sabato 2 marzo 2024

QUESTIONE DI MARKETING


 

"Il Santo Padre non approverebbe" disse il cardinale Amici.

"Il Santo Padre? Lui ha ben altre cose di cui occuparsi" ribatté il cardinale Keller. "Questa faccenda la dobbiamo seguire noi".

"Già, l'idea è nostra..." disse Amici.

"Il Papa ha perso di vista un aspetto importante della sua missione: aumentare il gregge".

"E soprattutto impedire che si riduca sempre di più" concluse Amici, con amarezza.

"Una missione che deve diventare tua, in qualità di presidente della Conferenza Episcopale" ribadì Keller.

"La mia giurisdizione è limitata" disse l'altro.

"Da qualche parte bisogna pur iniziare" borbottò a bassa voce il cardinale tedesco.

"A che ora è stato fissato l'appuntamento?" chiese Amici.

"Tra meno di un'ora. Ci conviene chiamare l'autista".

Dopo un tragitto di poco più di mezz'ora tra le vie affollate della grande città, l'auto con i contrassegni del Vaticano depositò i due alti prelati presso la sede locale della Square Marketing Solutions.

Furono ricevuti in un lussuoso ufficio dal responsabile della filiale, il dottor Gobbi.

"Eminenze..." li salutò il manager, inchinandosi con deferenza ma evitando di baciare gli anelli. L'uomo era un po' schizzinoso.

Venne subito al sodo.

"Ho esaminato con attenzione la vostra richiesta. Avete ragione: ciò che voi fornite non è nient'altro che un servizio. Di alto livello, intendiamoci, sia a livello spirituale che materiale. Tuttavia tale servizio, con il trascorrere del tempo, risulta essere non più appetibile come prima. Deve essere assolutamente rinnovato. Non lo possiamo però trattare come un prodotto commerciale, perché stiamo parlando di qualcosa di diverso, di una comunicazione. Affinché l'innovazione e l'ammodernamento del messaggio risultino realmente efficaci, occorre che i fedeli vecchi e nuovi percepiscano con chiarezza che la Chiesa sta cambiando, ma che questo mutamento non sta avvenendo con i soliti tempi lenti, bensì che è al passo con i tempi, li percorre alla stessa velocità con la quale si evolve la società moderna, e di conseguenza riconosce e accetta nell'immediato il processo di secolarizzazione, ne prende atto e dispone gli opportuni mutamenti nei precetti o nella dottrina".  

"Ottimo" disse il cardinale Keller, sorseggiando lo spritz che gli era stato gentilmente offerto. "Proprio ciò che volevamo" aggiunse, rivolgendosi al cardinale Amici.

L'altro approvò, annuendo con convinzione, anche se era un po' confuso.

"Mi permetto di offrire un suggerimento" disse il dottor Gobbi.

"La ascoltiamo" disse Keller.

"A nostro parere occorre concentrarci su un solo aspetto, un solo tema, in maniera che tutta la nostra opera di propaganda successiva sia indirizzata in modo più efficace, e anche per non confondere i fedeli, quelli vecchi da consolidare e quelli nuovi da attrarre".

"Credo che lei abbia ragione" intervenne finalmente Amici, che non aveva ancora parlato. "Ma quale sarà il tema prescelto?"

"Vi vogliamo aiutare anche in questo, individuando una serie di questioni, di argomenti centrali nel dibattito della Chiesa degli ultimi decenni. Tuttavia sarete voi a decidere quale di questi temi sarà quello prescelto, e sul quale poi noi lavoreremo applicando le nostre strategie".

"Ottimo" ribadì Keller, finendo di scolare lo spritz.

"Una soluzione sulla quale concordo" disse il cardinale Amici.

"Perfetto" disse il dottor Gobbi. "Vi illustro come procederemo. Affiderò alla mia migliore collaboratrice, la dottoressa Moroni, il compito di evidenziare le aree tematiche entro le quali ci muoveremo. Tra un paio di mesi al massimo ci incontreremo di nuovo e in quell'occasione conoscerete le nostre proposte. Voi dovrete semplicemente sceglierne una".

I due cardinali approvarono, soddisfatti, poi si congedarono.

Nei termini stabiliti, furono convocati dal dottor Gobbi. Questa volta il responsabile della filiale non era solo. Accanto a lui, una bella donna bruna sulla quarantina, la dottoressa Moroni.

Il cardinale Keller procedette a un esame accurato delle morbide forme della donna, mentre il cardinale Amici non vi badò affatto: lui preferiva gli uomini, specialmente se giovani.

Keller accettò con entusiasmo un enorme boccale di birra. Il cardinale italiano declinò l'offerta, chiedendo invece un bicchiere d'acqua.

"La mia collaboratrice vi illustrerà i temi che sono stati scelti. Mi auguro che almeno uno tra loro incontri il vostro gradimento" disse Gobbi.

"Buongiorno, eminenze" esordì con deferenza la dottoressa Moroni. "Sappiamo che la Chiesa condanna la pratica dei rapporti sessuali prima del matrimonio. Un divieto che, a mio parere, è divenuto anacronistico. Si potrebbe pensare di annullare tale proibizione. Questa è la mia prima proposta. La seconda, ben più efficace e incisiva, riguarda l'ammissione delle donne al sacerdozio. Un qualcosa di dirompente, che metterebbe la Chiesa al centro del dibattito sociale, e con un ritorno molto rilevante. Oppure si potrebbe abolire la prescrizione che riguarda il celibato ecclesiastico, che farebbe seguito ad alcune aperture già espresse nel recente passato anche dal Santo Padre. Infine, si potrebbe valutare l'ipotesi di rendere completamente libera la contraccezione e di rendere il controllo delle nascite esclusiva responsabilità dell'individuo, del fedele, privandolo così dal condizionamento religioso. Ecco, questi sono gli argomenti sui quali dovrete riflettere. Quale che sarà la vostra scelta, saremo in grado di trasformare la questione in un formidabile strumento di propaganda. Grazie".

I due cardinali si voltarono l'uno verso l'altro, perplessi.

Poi si scostarono dal tavolo al quale erano seduti e iniziarono a confabulare.

"Che cosa ne dici?" domandò Amici.

"Non lo so" rispose Keller. "La proibizione dei rapporti sessuali prima del matrimonio non la rispetta nessuno".

"Credo che nessuno l'abbia mai rispettata" rispose l'altro, sconsolato.

"Non sarebbe per niente efficace" disse il tedesco, rimpiangendo il boccale di birra, ancora pieno a metà, rimasto sul tavolo, fuori dalla sua portata.

"E del sacerdozio femminile non voglio proprio sentire parlare!" disse il cardinale Amici.

"Non essere misogino" disse Keller. "Io non ho nulla contro le donne, ma quella del sacerdote è proprio un'occupazione, anzi una missione, che loro non sono in grado di svolgere. Non è nella loro natura".

"E quale sarebbe la loro natura?" chiese il cardinale Amici, sinceramente curioso.

"Andiamo avanti" tagliò corto Keller.

"Della contraccezione, del controllo delle nascite, ne ho piene le tasche. Non c'è argomento più noioso" riprese il cardinale tedesco.

"Sono perfettamente d'accordo. Una pesantezza unica" disse Amici.

"In quanto al celibato dei preti, sappiamo che non è mai stato un problema, e comunque si tratta di una questione che riguarda più i sacerdoti che non i fedeli. E poi, nel tuo caso, sarebbe pure imbarazzante..."

"Che intendi dire?"

"Lasciamo stare" liquidò la faccenda Keller. "In ogni caso gli argomenti proposti non mi soddisfano. Mi sarei aspetto qualcosa di diverso, di più originale. Non saprei proprio quale scegliere".

"Hai ragione" disse Amici.

"Scusate" intervenne il dottor Gobbi. "Leggo sui vostri volti incertezza e indecisione".

"Vero" confermò Keller. "Nulla di quanto proposto ci sembra sufficientemente incisivo, nonostante si tratti di suggerimenti interessanti" aggiunse, cercando di essere diplomatico.

"In verità avevamo una ulteriore proposta, frutto della fertile mente della dottoressa Moroni, che tuttavia avevo deciso di non presentare, considerandola poco opportuna" disse il dottor Gobbi.

"Vale a dire?" domandò il cardinale Amici.

Intervenne la dottoressa Moroni.

"Lanciare, da parte della Chiesa, una dura campagna di odio contro gli immigrati, infierendo in particolare contro quelli di religione islamica. Un aumento immediato e consistente di nuovi fedeli sarebbe assicurato".

A queste parole, gli occhi dei due alti prelati si illuminarono.

"Questo!" risposero quasi all'unisono. "Scegliamo questo!"

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