Toret significa, in lingua
piemontese, piccolo toro (toretto). Così sono chiamate le caratteristiche
fontanelle di Torino. In tutto il territorio cittadino ne sono dislocate ben
720. I toret hanno la struttura in
ghisa e sono dipinti di verde (tempo fa i cittadini respinsero con forza la
proposta di farne ridipingere alcuni da artisti di fama).
L'acqua
è erogata attraverso una piccola testa di toro, che richiama l'animale simbolo
della Città di Torino (il toro rampante).
I
torinesi sono molto affezionati ai toret, considerati un oggetto-simbolo della
loro città, utili per soddisfare la sete (in particolar modo nei periodi caldi)
ma spesso anche legati a ricordi d'infanzia o addirittura a vicende sentimentali.
In
questi giorni, a causa della grande siccità che ha colpito l'intero paese, si
sta valutando se sospendere o limitare l'erogazione dell'acqua dei toret. I cittadini torinesi
si sono dichiarati, a larga maggioranza, assolutamente contrari a tale
provvedimento. Sarebbe come imbavagliare la Mole Antonelliana con un telo per
proteggerla dallo smog, dicono. Inoltre le fontanelle sono assolutamente
indispensabili per i senza tetto, i piccoli animali domestici ma anche per le
persone anziane che hanno la necessità di rinfrescarsi il viso. Lasciamo dunque
aperte le fontanelle, così utili e così ricche di valore raffigurativo, e riserviamo
le azioni educative e i comportamenti rivolti al risparmio d'acqua alle quattro mura
domestiche.
(le fotografie sono dell'autore)
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