Adesso basta. È trascorsa
una sola settimana dal voto e già siamo stufi e nauseati dalla manfrina
imbastita dal Movimento Cinque Stelle. Infastiditi da una completa assenza di
linea politica, malamente mascherata da considerazioni tanto vaghe quanto utopiche
e che, in ogni caso, conducono al nulla.
Siamo scocciati dalla
loro superficialità e dalla completa assenza di senso di responsabilità, chiari
indicatori di scarsa serietà. Il secco no a priori verso qualsiasi ipotesi di
accordo con il Partito Democratico (che comunque le elezioni le ha vinte più di
tutti gli avversari), l’apertura e l’immediata chiusura verso una soluzione di
governo tecnico, l’assurda pretesa di avere la guida dell’esecutivo, sono tutti
elementi che già annoiano ma, allo stesso tempo, generano preoccupazione
riguardo al futuro del nostro Paese.
Dalle buffonate di Berlusconi
(durate un triste ventennio) siamo passati alle buffonate di Grillo e
Casaleggio. Abbiamo avuto la possibilità di conoscere i nuovi eletti del M5S e
da ciò è derivata tanta malinconia. Persone (forse) per bene, piene di buona
volontà, ma nulla di più. Questo è il nuovo che molti auspicavano: autentici dilettanti
allo sbaraglio, intruppati, incapaci di esprimere pensieri autonomi se non
teleguidati dai loro inquietanti guru.
Una vera farsa, indegna di una nazione civile.
Intendiamoci, il PD ha
compiuto molti errori, alcuni dei quali sono risultati fatali. Tuttavia si è
dimostrata l’unica forza politica (insieme ai suoi alleati) affidabile e dotata
di buon senso, proprio ciò che sarebbe servito al nostro Paese in questo
difficile momento. Non avremmo assistito a nessun miracolo ma probabilmente ci
sarebbe stato, per la prima volta da tanti anni a questa parte, un governo
normale, al quale non siamo più abituati.
Invece, ancora una
volta, molti elettori hanno preferito un salto nel buio, una pratica piuttosto
congeniale al nostro disgraziato popolo. Si è preferito votare per il capopolo,
per l’urlatore di piazza, per l’uomo solo che conduce il gregge. Un errore
commesso già troppe volte in passato, dal quale non abbiamo tratto il minimo
insegnamento. La memoria è sempre corta.
Bersani, alla fine,
presenterà la sua proposta per dare un governo al Paese. Un progetto composto
da idee estremamente innovate, in gran parte in sintonia proprio con quelle del
programma del M5S. Naturalmente sarà bocciata sul nascere, perché si
preferiscono l’incertezza, la confusione e il caos. A quale scopo, e per
raggiungere quale obiettivo, non si è ancora compreso. Forse, e questo è
desolante, per un semplice ipotetico futuro tornaconto elettorale. E questa
sarebbe la nuova politica?
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