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martedì 5 marzo 2013

VAFFANGRILLO!



Adesso basta. È trascorsa una sola settimana dal voto e già siamo stufi e nauseati dalla manfrina imbastita dal Movimento Cinque Stelle. Infastiditi da una completa assenza di linea politica, malamente mascherata da considerazioni tanto vaghe quanto utopiche e che, in ogni caso, conducono al nulla.
Siamo scocciati dalla loro superficialità e dalla completa assenza di senso di responsabilità, chiari indicatori di scarsa serietà. Il secco no a priori verso qualsiasi ipotesi di accordo con il Partito Democratico (che comunque le elezioni le ha vinte più di tutti gli avversari), l’apertura e l’immediata chiusura verso una soluzione di governo tecnico, l’assurda pretesa di avere la guida dell’esecutivo, sono tutti elementi che già annoiano ma, allo stesso tempo, generano preoccupazione riguardo al futuro del nostro Paese.
Dalle buffonate di Berlusconi (durate un triste ventennio) siamo passati alle buffonate di Grillo e Casaleggio. Abbiamo avuto la possibilità di conoscere i nuovi eletti del M5S e da ciò è derivata tanta malinconia. Persone (forse) per bene, piene di buona volontà, ma nulla di più. Questo è il nuovo che molti auspicavano: autentici dilettanti allo sbaraglio, intruppati, incapaci di esprimere pensieri autonomi se non teleguidati dai loro inquietanti guru. Una vera farsa, indegna di una nazione civile.
Intendiamoci, il PD ha compiuto molti errori, alcuni dei quali sono risultati fatali. Tuttavia si è dimostrata l’unica forza politica (insieme ai suoi alleati) affidabile e dotata di buon senso, proprio ciò che sarebbe servito al nostro Paese in questo difficile momento. Non avremmo assistito a nessun miracolo ma probabilmente ci sarebbe stato, per la prima volta da tanti anni a questa parte, un governo normale, al quale non siamo più abituati.
Invece, ancora una volta, molti elettori hanno preferito un salto nel buio, una pratica piuttosto congeniale al nostro disgraziato popolo. Si è preferito votare per il capopolo, per l’urlatore di piazza, per l’uomo solo che conduce il gregge. Un errore commesso già troppe volte in passato, dal quale non abbiamo tratto il minimo insegnamento. La memoria è sempre corta.
Bersani, alla fine, presenterà la sua proposta per dare un governo al Paese. Un progetto composto da idee estremamente innovate, in gran parte in sintonia proprio con quelle del programma del M5S. Naturalmente sarà bocciata sul nascere, perché si preferiscono l’incertezza, la confusione e il caos. A quale scopo, e per raggiungere quale obiettivo, non si è ancora compreso. Forse, e questo è desolante, per un semplice ipotetico futuro tornaconto elettorale. E questa sarebbe la nuova politica?

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