Powered By Blogger

venerdì 7 ottobre 2011

A CIASCUNO IL SUO



Mi è capitato di assistere, mio malgrado, a una delle innumerevoli comparsate televisive del governatore (!?) del Piemonte Roberto Cota. Sì, il Piemonte, la mia regione.
Come sempre, l’esibizione di Cota è risultata alquanto penosa. E, come ogni volta, lui si è  dimostrato vuoto, ovvio, imbarazzante nonché raggelante. Il suo pensiero politico, inutile dirlo, non esiste. In sostanza, quasi nessuna idea. Le poche, invece, sono confuse e sconcertanti. La persona, in sé, è infantile, incapace, impreparata, del tutto inadeguata a ricoprire qualsiasi ruolo di responsabilità. Durante tutta la trasmissione Cota è stato, a sua insaputa naturalmente, dileggiato e canzonato dal conduttore, dall’altro politico presente, dai giornalisti, compreso quello riconducibile alla sua parte politica. Tutti sono apparsi più informati, più competenti, più sicuri dei concetti espressi. Insomma, si è trattato di un vero disastro.
Nulla di nuovo, direte. Vero. Tuttavia, ciò che più sconcerta è il fatto che Roberto Cota (esponete di spicco a livello nazionale del suo partito, tra l’altro) non è il solito politico nominato in virtù di leggi elettorali farlocche e compiacenti. Certo, non pochi maneggi e imbrogli hanno contribuito alla sua elezione, però lui è stato scelto direttamente dai cittadini, che hanno visto nella sua figura… che cosa? Tale domanda è destinata a rimanere senza risposta, dal momento che nessuno tra gli elettori che l’ha preferito sarebbe in grado di fornire una qualsiasi decente giustificazione, e questo elemento non può che far aumentare il già alto livello di indignazione e di sbigottimento.
È giusto pure annotare che l’ineffabile governatore, nella sua regione, è quasi sempre assente, e dunque ci si chiede come sia possibile, per lui, svolgere in maniera appropriata i suoi importanti compiti istituzionali. Non è presente perché sempre impegnato nel partito a livello nazionale. In quali occupazioni? Chi non l’ha mai visto rincorrere, premuroso, l’adorato leader Umberto Bossi? Chi non l’ha mai visto nell’atto premuroso di sorreggere e assistere quell’uomo sofferente, di porgergli il posacenere o di accompagnarlo sulle pendici del Monviso per contribuire a dar vita a singolari e risibili cerimonie?
Un vecchio detto afferma che ognuno di noi dovrebbe svolgere l’attività più adatta alle proprie doti e alle proprie caratteristiche. A ciascuno il proprio mestiere, dunque.
In conseguenza delle precedenti considerazioni è quindi lecito domandarsi quale sia allora l’impiego più confacente per il buon Roberto Cota.
Su ciò non possono esistere dubbi: è quello di badante.
Non pochi cittadini si augurano che l’invito sia accolto al più presto.   

  

Nessun commento:

Posta un commento