Esci dal cancello di
casa con grande risolutezza. Hai sette anni e ti comporti come un fuorilegge.
Non hai altra scelta: la dipendenza che hai sviluppato deve essere soddisfatta.
Percorri deciso l'unica via della tua piccola borgata diretto al giardino delle
delizie. Affacciato alla finestra, il tuo amico Renato ti vede, ti fa un cenno.
"Vieni a giocare
alle figurine?" ti invita.
Volti appena il capo.
"Non posso, devo
fare una commissione urgente per mia mamma". Hai anche imparato a mentire.
"Ho delle bustine
ancora da aprire" ti alletta Renato. Non rispondi e acceleri il passo.
È l'inizio dell'estate,
non devi più fare i compiti. Pensi soltanto all'ombra sotto il platano. Alla
comoda sedia a sdraio. Agli albi a fumetti che ti attendono, ieri tuo fratello
ne ha scambiati una borsa colma con un suo amico.
Finalmente sei
arrivato. Entri quasi di corsa nel minuscolo negozio di Carla, l'unico del
borgo. Per fortuna non c'è nessuno. Il tuo sguardo si posa subito sulla serie
di grossi vasi di vetro allineati sullo scaffale. Al loro interno, caramelle di
tutte le fogge e di tutti i colori. Rimani incantato. La voce brusca di Carla
ti riporta alla realtà.
"Che cosa devi
comperare?" domanda, arrotando le erre. Tu indichi i vasi di caramelle.
Lei annuisce.
"Quali?"
chiede. Punti il dito su quelle verdi al gusto di pino ricoperte di granelli di
zucchero.
"Quanto?"
"Un etto"
dici, fingendo indifferenza.
Carla esegue. Appoggia
il vaso di vetro sul bancone, ne svita il coperchio di metallo brillante, poi
appoggia un foglio di carta sul grande piatto della bilancia e versa le
caramelle. Fa un po' di fatica, il vaso è pesante e Carla è anziana, ma riesce
a completare l'operazione. Racchiude la carta e te la porge.
"Altro?"
chiede. Fai finta di pensarci un po', poi scuoti la testa in segno di diniego.
"Hai i soldi o
segno?" domanda la negoziante.
"Segna pure"
dici. Pagherà tua mamma. Lo fa una volta al mese, e non controlla mai le cifre.
Non si accorgerà di quel piccolo acquisto. Carla non farà la spia, è una che si
fa gli affari propri.
Finalmente puoi uscire
dal negozio, l'involto al sicuro nella tasca dei pantaloncini. I fumetti ti
aspettano. Ne disporrai una pila accanto alla sdraio, e uno dopo l'altro li
leggerai tutti. Una dopo l'altra succhierai anche tutte le caramelle, durante
l'intero pomeriggio. Hai scoperto che è bello leggere e mangiare caramelle
nello stesso tempo. Non ne puoi più fare a meno, anche se procurarsi i dolciumi
è complicato. Oggi però ce l'hai fatta, vincendo tutti gli scrupoli, i prossimi
giorni si vedrà. Quando arriverà ora di cenare avrai un po' di nausea, sarai
disgustato da quelle caramelle, giurerai a te stesso che non ne mangerai mai
più. Ma sai che lo rifarai.
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