Tre persone stanno
conversando all'ingresso di un pub.
Altri due, uno barbuto
e l'altro calvo, li stanno osservando nascosti in un'automobile parcheggiata
poco distante.
"Qual è il nostro
uomo?" domanda il calvo.
"Ma sei scemo?
Quello nero, naturalmente!"
"È lui quello che
ha mancato di rispetto a tua moglie?"
"Certo. Soltanto
loro si comportano così!"
"E adesso che
facciamo?" domanda ancora il calvo.
"Ci mettiamo
comodi e aspettiamo. Il muso di carbone dovrebbe smontare a mezzanotte"
risponde il barbuto.
"Fa il
lavapiatti?"
"Macché! Il cuoco,
addirittura. Chissà dove andremo a finire..."
Trascorrono un paio
d'ore.
"Prepariamoci"
dice il barbuto. "Tira fuori i cappucci" aggiunge.
L'altro gli porge un
sacchetto di carta.
"E questo che cosa
sarebbe?"
"Cappucci non ne
ho trovati" dice il calvo.
"Ma questi sono
sacchetti dei biscotti" si lamenta il barbuto.
"Buona idea,
vero?"
Il compare impreca.
"Cazzo! Sacchetti
di carta! Proprio come nel film".
"Quale film?"
"Lascia
stare" dice il barbuto.
"Sai, è stata dura
mangiare tutti i biscotti. Erano tanti".
"Non eri costretto
a mangiarli" dice l'altro.
"Mi spiace
sprecare il cibo. Adesso però ho un po' di nausea" dice il calvo.
"Sei un cretino. I
fori per gli occhi li hai fatti?"
"Certo".
"Guarda che cosa
mi sono portato" dice il barbuto, mostrando una grossa catena. "E
tu?"
"L'ho preso in
prestito da mio zio" risponde l'altro, sfilando dalla cintola un martello
da carrozziere.
"Ottimo. Per dare
una bella pestata a quel bastardo nero andrà benissimo".
La porta del pub si
apre.
"Sta
uscendo!" dice il barbuto, e si infila in testa il rudimentale cappuccio.
Il complice fa la stessa cosa.
"Merda! Potevi
almeno togliere la farina..." aggiunge il primo, trattenendo a stento uno
starnuto. L'altro alza le spalle. I due
scendono dall'automobile e si dirigono di corsa verso l'uomo uscito dal locale.
Dopo pochi minuti sono
di ritorno e risalgono sulla vettura. Partono sgommando. Dopo un breve tragitto
si arrestano in un vicolo.
"Porca
puttana!" esclama il barbuto. "Quello mi stava strozzando!"
L'uomo ha ancora la catena, la sua catena, avvolta intorno al collo.
"In qualche modo
io me la sono cavata" dice il socio.
"Non
direi..."
"Eh?"
"Che cos'è quella
protuberanza in mezzo alla fronte?"
L'altro si tocca.
"Porca troia! Mi è
spuntato un corno!" esclama tastando l'enorme bernoccolo. "E quel
dannato mi ha pure fottuto il martello. Che dirò a mio zio?"
"Hai fatto i buchi
per gli occhi troppo in basso!" accusa il barbuto. "Non ci vedevo un
cazzo! Proprio come nel film..."
"Quale film?"
"Lascia
stare".
"Però qualche
botta l'abbiamo data" dice il calvo, un po' mortificato.
"L'unica l'hai
data a me" dice il barbuto, massaggiandosi una spalla.
"Toglimi una
curiosità" dice ancora il calvo. "Che cosa aveva fatto quel pezzo
d'ebano a tua moglie?"
"Eh? L'aveva
salutata..."
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