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martedì 10 dicembre 2024

KKK


Tre persone stanno conversando all'ingresso di un pub.

Altri due, uno barbuto e l'altro calvo, li stanno osservando nascosti in un'automobile parcheggiata poco distante.

"Qual è il nostro uomo?" domanda il calvo.

"Ma sei scemo? Quello nero, naturalmente!"

"È lui quello che ha mancato di rispetto a tua moglie?"

"Certo. Soltanto loro si comportano così!"

"E adesso che facciamo?" domanda ancora il calvo.

"Ci mettiamo comodi e aspettiamo. Il muso di carbone dovrebbe smontare a mezzanotte" risponde il barbuto.

"Fa il lavapiatti?"

"Macché! Il cuoco, addirittura. Chissà dove andremo a finire..."

Trascorrono un paio d'ore.

"Prepariamoci" dice il barbuto. "Tira fuori i cappucci" aggiunge.

L'altro gli porge un sacchetto di carta.

"E questo che cosa sarebbe?"

"Cappucci non ne ho trovati" dice il calvo.

"Ma questi sono sacchetti dei biscotti" si lamenta il barbuto.

"Buona idea, vero?"

Il compare impreca.

"Cazzo! Sacchetti di carta! Proprio come nel film".

"Quale film?"

"Lascia stare" dice il barbuto.

"Sai, è stata dura mangiare tutti i biscotti. Erano tanti".

"Non eri costretto a mangiarli" dice l'altro.

"Mi spiace sprecare il cibo. Adesso però ho un po' di nausea" dice il calvo.

"Sei un cretino. I fori per gli occhi li hai fatti?"

"Certo".

"Guarda che cosa mi sono portato" dice il barbuto, mostrando una grossa catena. "E tu?"

"L'ho preso in prestito da mio zio" risponde l'altro, sfilando dalla cintola un martello da carrozziere.

"Ottimo. Per dare una bella pestata a quel bastardo nero andrà benissimo".

La porta del pub si apre.

"Sta uscendo!" dice il barbuto, e si infila in testa il rudimentale cappuccio. Il complice fa la stessa cosa.

"Merda! Potevi almeno togliere la farina..." aggiunge il primo, trattenendo a stento uno starnuto.  L'altro alza le spalle. I due scendono dall'automobile e si dirigono di corsa verso l'uomo uscito dal locale.

Dopo pochi minuti sono di ritorno e risalgono sulla vettura. Partono sgommando. Dopo un breve tragitto si arrestano in un vicolo.

"Porca puttana!" esclama il barbuto. "Quello mi stava strozzando!" L'uomo ha ancora la catena, la sua catena, avvolta intorno al collo.

"In qualche modo io me la sono cavata" dice il socio.

"Non direi..."

"Eh?"

"Che cos'è quella protuberanza in mezzo alla fronte?"

L'altro si tocca.

"Porca troia! Mi è spuntato un corno!" esclama tastando l'enorme bernoccolo. "E quel dannato mi ha pure fottuto il martello. Che dirò a mio zio?"

"Hai fatto i buchi per gli occhi troppo in basso!" accusa il barbuto. "Non ci vedevo un cazzo! Proprio come nel film..."

"Quale film?"

"Lascia stare".

"Però qualche botta l'abbiamo data" dice il calvo, un po' mortificato.

"L'unica l'hai data a me" dice il barbuto, massaggiandosi una spalla.

"Toglimi una curiosità" dice ancora il calvo. "Che cosa aveva fatto quel pezzo d'ebano a tua moglie?"

"Eh? L'aveva salutata..."


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