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martedì 15 aprile 2025

PHOTOSHOP 10.0


Era una serata tranquilla nel piccolo appartamento di Marco, un ingegnere informatico appassionato di tecnologia. Aldo, il suo amico di lunga data, era venuto a trovarlo per fare due chiacchiere e scoprire le ultime novità.

"Ho saputo che hai sviluppato una nuova versione di Photoshop. Di cosa si tratta?" chiese Aldo, sistemandosi sul divano.

"È qualcosa di davvero incredibile, anche se devo ancora sistemare alcuni dettagli" rispose Marco, con un sorriso entusiasta, che però subito si spense. Poi iniziò a spiegare.

"Ho integrato un sistema di intelligenza artificiale che attinge a dati biometrici, sociali e comportamentali da tutte le banche dati disponibili in rete. Consente di creare immagini invecchiate delle persone in modo realistico".

"Come funziona?" chiese Aldo, incuriosito.

"Guarda" disse Marco, accendendo il computer. "Posso mostrarti un esempio. Ho fatto degli esperimenti su di me".

Erano state proprie quelle prove che lo avevano profondamente turbato.

Sullo schermo apparve l'immagine di Marco, visibilmente invecchiato, con capelli grigi e rughe. "Sembra quasi reale!" esclamò Aldo.

"A settantacinque anni sarò esattamente in quel modo" disse Marco.

"E cosa succede se continui a invecchiare?"

L'ingegnere eluse la domanda dell'amico. L'altro non ci badò più di tanto, tutto preso dall'eccitazione per ciò che stava vedendo.

"Posso provarlo su di me? Voglio vedere come sarò tra due anni. Aspetta, cerco una foto." Mise mano al portafoglio.

"Non c'è bisogno di foto. Come ti ho spiegato, l'applicazione si procura da sé tutte le informazioni. Devi soltanto inserire i tuoi dati anagrafici" disse Marco. L'amico procedette.

Marco annuì, poi digitò a sua volta qualcosa sulla tastiera. Dopo pochi istanti, sullo schermo apparve Aldo, leggermente invecchiato, un po' dimagrito.

"Non male! Mi aspettavo di peggio, sembro pure più in forma di adesso" rise Aldo.

"E come sarò tra cinque anni? Oppure tra dieci?" aggiunse.

Marco, un po' titubante, procedette a elaborare una nuova immagine. Ma quando il video si fermò, lo schermo era completamente nero. Tutto nero, proprio come quando, nei giorni precedenti, aveva domandato all'applicazione come sarebbe stato lui a ottant'anni. Lavorando a ritroso sulle date, con tentativi successivi, era riuscito a scoprire quale sarebbe stato il giorno della sua morte, a settantotto anni, tre mesi e dodici giorni. Il suo amico Aldo, invece, sarebbe morto entro i prossimi cinque anni.

"Aldo... no" disse Marco, turbato. Aldo stava guardando lo schermo, perplesso.

"Il programma non funziona ancora bene. Non è del tutto affidabile, per questo ho aspettato per brevettarlo" precisò l'ingegnere.

Aldo, un po' scosso - forse aveva intuito qualcosa - cercò di sdrammatizzare.

"Dai, non è la fine del mondo. Magari è solo un bug".

Marco, ancora sconvolto, si alzò per andare in cucina.

"Vuoi qualcosa da bere?" domandò all'amico.

"Volentieri," rispose Aldo, cercando di mascherare la sua inquietudine.

"Avrai tutto il tempo di migliorare il programma" aggiunse.

Marco sorrise amaro.

"Non riuscirò mai a farlo nel modo che vorrei..." disse.


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