Tutti gli studenti sono
ormai usciti. Tina saluta Adriana e Antonella, non si rivedranno prima di
lunedì, sentirà la loro mancanza. Si siede sui gradini della scuola, si
fabbrica e poi si accende una sigaretta. È ancora presto per andare a prendere
il treno, quello che ogni giorno la riporta a casa, quando a casa ci torna, le
volte in cui a scuola ci va. Aspira il fumo, chiude gli occhi, si rilassa.
"Ti stai facendo
una canna?" Una voce da dietro, non tutti se n'erano andati. La voce del
Campione.
"Sei scemo? Una
canna? Sulla scalinata della scuola?"
Il ragazzo si siede
accanto a lei, che lo guarda stupita.
"Ti posso chiedere
una cosa?" domanda il Campione. La sua voce è diversa. Non è quella
strafottente di sempre, è più umile, sommessa.
"Dopo quattro anni
ti sei accorto che esisto?" dice Tina, soffiandogli il fumo in faccia.
"Non mi hai mai rivolto la parola".
Lui annuisce, l'espressione
contrita.
"Hai ragione. Sono
sempre troppo preso da me stesso, quasi non mi accorgo degli altri".
"Togli pure il
quasi" dice la ragazza.
"Sono uno
stronzo" dice il Campione.
"Bene. Dopo questa
doverosa ammissione, che cosa vuoi da me?"
"Vorrei..."
"Merda!"
esclama Tina all'improvviso, guardando l'orologio.
"Devo andare a
prendere il treno". Si alza, si dà grandi manate sulle natiche, per
togliere la polvere dai jeans consumati.
"Ti
accompagno" dice il Campione.
Lei lo guarda di sbieco,
con i suoi bellissimi occhi scuri, socchiusi.
"Sicuro? E se ci
vede la tua fidanzata?" lo prende in giro.
"Graziella?"
"Perché, quante
fidanzate hai?" continua a canzonarlo Tina.
"Graziella a
quest'ora è già a casa".
"Andiamo
allora".
Camminano affiancati,
un ragazzo alto e magro e una ragazza un po' prosperosa, dai lunghi e lucidi
capelli corvini.
"Tu conosci tante
persone" dice il Campione.
"Allora?"
"Mi potresti
procurare delle anfetamine?"
Tina si ferma, gli
punta un dito contro.
"Che cazzo hai
detto?"
Il ragazzo sospira, poi
ripete la richiesta.
"C'è qualcuno che
tu conosca che possa rimediare delle anfetamine?"
"Per chi mi hai
preso? Per una spacciatrice? Sei tutto cretino?"
Il Campione ora appare
in imbarazzo, non sa che cosa dire, non si aspettava una simile reazione.
"Ma tu..."
tenta di dire.
"Tu un cazzo!
Finché si tratta di un po' d'erba, va bene, ma tutta l'altra merda non mi
interessa!"
"Quindi..."
"Quindi te ne vai
a fare in culo!" sbotta Tina, poi si allontana con il suo passo pesante.