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martedì 5 novembre 2024

LA SCHEGGIA

"Ti alzi già?"

"Eh? Sì, sono quasi le otto".

"Ma è domenica!"

"Che importa? Non ho più sonno".

"Allora mi alzo anch'io".

"Non sei costretta a farlo".

L'uomo si dirige verso la cucina. Si ferma di colpo.

"Che c'è?" domanda la donna, che lo stava seguendo.

"Guarda" dice lui, mostrando qualcosa che ha raccolto dal pavimento.

"Che cos'è?"

"Una scheggia di vetro. Vedi com'è appuntita? Se ci finivo sopra, scalzo, mi pugnalavo il piede".

Lei osserva il pezzo di vetro. Alza le spalle.

"È la parte di un bicchiere" dice lui. "Non ricordo che abbiamo rotto un bicchiere in camera" aggiunge.

Lei non risponde.

"Potrebbe essere accaduto nei giorni scorsi, quando io non c'ero" dice ancora lui.

"Quindi?" dice lei, quasi con tono di sfida.

"Forse hai invitato qualcuno, un tuo amico, avete bevuto, avete scopato e poi un calice si è rotto..."

"Smettila, non iniziare..."

L'uomo annusa il frammento di vetro, poi prende un piccolo sacchetto di plastica, lo mette dentro.

"Che cosa stai facendo?" chiede lei.

"Lo farò analizzare" risponde lui.

"Sei pazzo?"

"No".

"Quel bicchiere potresti averlo rotto tu, prima di partire, quella sera che mi sono fermata a dormire da Franca dopo il teatro".

Lui scoppia ridere. Una risata cattiva.

"Scema. Se così fosse avrei preso la scheggia e l'avrei buttata senza dire nulla".

Lei non replica.

"Cazzo se è freddo il pavimento. Vammi a prendere le pantofole".

"Vacci tu".

L'uomo sbuffa poi ritorna in camera.

"Ahi!"

"Che succede?" domanda lei.

"Vieni, sbrigati!"

Lei lo raggiunge. Lui sta saltellando su una sola gamba. Poi si butta sul letto. La pianta del piede sinistro è insanguinata.

"Ahhh... Un'altra scheggia! Che male... Aiutami..."

Lei rovista nella borsetta, abbandonata vicino al comodino, estrae una pinzetta.

"Stai fermo".

"Ahhh..."

Fruga un attimo nel piede dell'uomo, estrae il frammento di vetro insanguinato. Poi va in cucina, prende un sacchetto di plastica, lo apre e vi lascia cadere la scheggia. Lo chiude e lo porta all'uomo.

"Ahi... ahi... Che cos'è?" domanda lui.

"Tieni, è il reperto n. 2".

"Puttana..."

 

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