Ha scoperto da poco che
il vino può dare euforia. Un bicchiere, meglio se due o più. Così ha fatto. In un
piacevole stato di contentezza si avvia verso la piazza. Può andarci da solo perché
ormai è cresciuto. Non è ancora un giovanotto vero e proprio, anche se ormai
manca poco. E poi è in vacanza, e quella sera in paese è festa. I suoi passi
sembrano leggeri, le case gli sfilano accanto rapide, come di corsa, e appaiono
sfuocate. Raggiunge l’osteria, attorno alla quale è raccolta tanta gente. Sa
che non può bere ancora, anche se ne sente il bisogno. Il vecchio Firmino, il
taverniere amico del nonno, mai gli servirebbe del vino. Al più, una birra con
gazzosa. Si dirige verso la pista da ballo, una piattaforma rotonda di assi di
legno incastrate tra loro e incerate con cura. L’orchestra sta già suonando da
un pezzo. I musici sono accaldati, congestionati in viso. Ognuno di loro ha
accanto una bottiglia e un bicchiere. Tra un motivo e l’altro non manca mai una
buona sorsata. Tante coppie danzano sul palchetto: giovani e meno giovani. Vede
anche alcune donne che ballano abbinate tra loro, mentre gli uomini soli,
invece di cercarsi un compagno dello stesso sesso, preferiscono stare ai bordi
della pista a osservare e fumare. Si tuffa nella calca che attornia la pedana.
Percepisce rumori, luci suoni e odori. Emanazioni di tabacco, di profumo e di
sudore. Le donne si muovono più veloci rispetto agli uomini. Entrano ed escono
dalla pista, sbuffano, ridono, si detergono la fronte con graziosi fazzoletti.
Lui si avvicina sempre più al bordo. Alcune di queste femmine, che quasi non lo
vedono tanto sono impegnate nelle loro faccende, lo sfiorano lo toccano lo urtano.
Il contatto con quelle carni grondanti sgocciolanti accalorate è piacevole ed
eccitante. Si fa coraggio e lo cerca, finge di inciampare di cambiare direzione
all’improvviso e appoggia le mani tocca palpa in un disordine di sensazioni nuove
che non sa descrivere. Non riesce a capire quanto tempo passa prima di
avvertire una leggera nausea. È il vino. Forse ne ha bevuto troppo, e allora
decide di tornare a casa, dai nonni che ormai staranno in pensiero. Sa già che
quella notte non dormirà.
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