E tu chi saresti? Un giornalista? Ah, dimmi, dimmi...
Mi chiedi se siamo dei
pazzi? Sarebbe questa la tua prima domanda? Certo che sei un bel tipo! Comunque
la risposta è sì, siamo dei pazzi, noi velocisti, noi ruote veloci, siamo dei
pazzi furiosi.
Devo spiegarlo? C'è
bisogno di spiegarlo? Va bene, ti accontento, ti accontento perché mi sei
simpatico. Siamo dei pazzi perché nessuno sano di mente si lancerebbe a
settanta chilometri l'ora su un rettilineo, su due sottili ruote, grugnendo per
lo sforzo, ondeggiando, sgomitando e sbavando, cercando di tagliare per primo
il traguardo. Capito perché siamo un po' tocchi?
Quanto è importante per
noi velocisti l'ultimo uomo? L'uomo-guida? Insomma, il compagno che ci lancia
la volata? Ma che razza di domanda! Ma tu lo segui il ciclismo? Il
rimorchiatore, perché l'ultimo uomo io lo chiamo così, è fondamentale! Senza di
lui siamo dei pesci fuor d'acqua, non sappiamo che fare, dove andare. Abbiamo
bisogno di essere presi per mano, per così dire, di essere guidati fino a pochi
metri dalla linea d'arrivo. Soltanto allora si può scatenare la bestia che è in
noi! Quando giunge il momento di produrre l'ultimo sforzo, di pestare le ultime
tremende pedalate, quelle che fanno tremare la bicicletta, quelle che
minacciano di sbriciolare il telaio, prima dell'ultimo colpo di reni. E sai
qual è la cosa più buffa? Se ho vinto anche per un solo centimetro io lo
capisco subito, non ho bisogno del fotofinish, tutto il mio corpo lo sente.
La salita? Che cosa
c'entra la salita? Perché mi fai questa domanda del cazzo? Lo sai bene che in
salita io cerco solo di salvarmi, di non accumulare troppo ritardo, di non
andare fuori tempo massimo. Hai presente le gambette degli scalatori? Sì? Bene,
allora guarda le mie cosce. Come faccio a portare su, percorrendo strade con
pendenze al quindici per cento e più, questi prosciuttoni? Tanti muscoli, vero,
ma anche più peso, molto più peso. Capito? Non hai qualche domanda più
intelligente da fare?
Se ho paura? Certo che
ho paura! Sarò pazzo, ma sono pur sempre un essere umano. Ne ho ben due di
paure! Come dici? Paura di cadere? Tutti i ciclisti hanno paura di cadere,
quindi è un po' come se non ce l'avesse nessuno. Comunque un po' timore di
cadere ce l'ho, ma il mio vero terrore è quello di essere travolto da quella
mandria di bisonti impazziti su due ruote che mi sta dietro durante le volate. Di
essere fatto a pezzi, sepolto sotto corpi e rottami di biciclette. Come faccio
a superare quest'ansia? Penso che non cadrò mai. Finora ha funzionato...
L'altra paura? Ah,
questa è davvero brutta. A volte immagino di arrivare per primo alla linea
bianca, di tagliare il traguardo, e poi... Scusa, fatico un po' a proseguire,
per me si tratta di un vero e proprio incubo. Va bene, continuo. Immagino che
subito dopo il traguardo ci sia una barriera, una barriera trasparente che non
ho potuto vedere e... Scusa, finiamola qua... Stammi bene, devo andare a fare
la doccia e poi i massaggi...
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