Da quanto tempo? Tricky
è con me da quasi un anno. No, non l'ho comprato, e neppure si tratta di un
regalo. Avete presente quelle raccolte a punti, quelle dei supermercati? Ecco,
l'ho avuto in quel modo. Quasi sempre riguardano piatti, posate, strofinacci o
asciugamani. Insomma, roba per la casa. Stavolta invece no, con la raccolta si
potevano avere... quelli come Tricky. Con pazienza ho collezionato i punti,
spesa dopo spesa, e li ho appiccicati sull'apposita tesserina, finché non sono
stati sufficienti per avere diritto al dono. Sapeste quanto ho faticato per
incollare quei minuscoli quadratini adesivi in corrispondenza delle relative
caselline. Quadratini, caselline, tutto troppo piccolo, mentre le mie mani sono
enormi!
Tutto qua? Tutto così
semplice? Affatto. Quel giorno, dopo avere pagato la spesa, mostro Tricky alla
cassiera e le allungo la tesserina completa di punti. Lei annuisce e dice: "Il contributo a
carico del cliente è di cinque euro".
Boia falso! Allora non
bastano i punti! Bisogna pure sganciare i dindi! C'è la fregatura!
La cassiera aspetta, io
penso un attimo. Sono una persona ponderata, che preferisce prendere le sue
decisioni dopo avere bene riflettuto.
Che fare? Che ci fosse
un contributo da pagare non lo sapevo ma di sicuro era scritto da qualche
parte. Scemo chi non legge! E poi non ho nessuna intenzione di fare brutta figura
di fronte a una cassiera così graziosa, anche se il suo viso ha un qualcosa di
duro che un po' mi fa paura.
Alla fine regolo i
conti, ficco Tricky nella borsa, insieme alla spesa, e finalmente torno a casa.
Dove l'ho messo? In
casa? In effetti non sapevo proprio dove metterlo. Non ne avevo mai avuti, in
casa, di quelli come lui. E poi la mia abitazione è molto piccola, mentre io
sono molto grosso. Comunque, di metterlo in cucina proprio non se ne parlava, non
c'era uno spazio libero. In bagno non mi sembrava cosa, dunque non rimaneva che
la stanza da letto. Ci vado a dare un'occhiata e vedo che l'unico posto possibile
è su uno dei due comodini. Lo lascio lì, così mi terrà compagnia la notte,
penso, dal momento che dormo solo.
E da allora, da quel
giorno, il buon Tricky ha vegliato sul mio sonno. E soprattutto lo ha fatto sui
miei sogni.
Perché dico questo?
Adesso lo spiego. Dovete sapere che durante tutta la mia vita ho sempre
sofferto di incubi. Una notte la trascorro tranquilla mentre la successiva è
costellata da sogni angosciosi. Sempre così, con incredibile regolarità. Da
quando Tricky è con me tuttavia le cose sono cambiate. Anche se continuo ad
avere quei terribili incubi, a giorni alterni, il mio amico impedisce che il
sogno oppressivo abbia il suo completo svolgimento. Insomma, lo interrompe sul
nascere.
In quale modo? Che
razza di domanda! Lui interviene direttamente nel sogno! Se sto per cadere in
un burrone lui mi trattiene e lo impedisce, se un treno sta per travolgermi lui
mi scosta dai binari, se sto per schiantarmi con l'automobile contro un muro
lui frena, e così via. Stanotte, per esempio, stavo sognando che un uomo
mascherato e armato di coltello era penetrato nella mia camera da letto. Proprio
mentre l'energumeno stava per aggredirmi, Tricky gli è balzato addosso. L'uomo
è caduto e io ho ripreso a dormire. L'incubo è stato annullato, anche se
stavolta c'è stato qualcosa di diverso rispetto a tutte le altre.
Stamattina, quando mi
sono alzato da letto, sono inciampato. Sono incespicato perché ho messo il
piede su qualcosa di morbido. Guardo bene e vedo che è un corpo, un corpo di un
uomo. Il suo volto è mascherato, sulla sua gola scoperta vedo due grossi buchi,
dai quali sembra essere fuoriuscito molto sangue, dal momento che lo
scendiletto ne è completamente intriso. Nella mano l'uomo impugna ancora...
Come? Sto descrivendo
l'uomo, il morto, che cosa c'entra che animale è Tricky? Il mio fedele amico è un
pupazzo. Quale? Un tricheco, un tricheco con due lunghe zanne.
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