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domenica 8 aprile 2018

PALLONCINI



Fu svegliato da una carezza sulla guancia. L'uomo allontanò il palloncino con una manata, poi si alzò.
Anche il bagno, come la stanza da letto, era pieno di palloncini di tutti i colori. La maggior parte di loro stava adagiata sul pavimento. Alcuni, al passaggio dell'uomo, si scostavano eseguendo volteggi in aria e poi ricadevano più avanti, tanto che un paio si infilarono nella tazza quando lui alzò il coperchio. Non vi badò. Sbarbato e ripulito l'uomo andò in cucina, con l'intenzione di consumare la colazione. La sua attenzione fu attratta da un palloncino, dal colore blu smorto, posato sul tavolo. Era sgonfio e in parte raggrinzito. Era vecchio. Sta per morire, considerò l'uomo, osservandolo senza toccarlo. Ma guarda! Proprio come noi, che quando diventiamo anziani ci rimpiccioliamo e la nostra pelle si riempie di rughe, pensò. Proprio come me, concluse. Poi afferrò un coltello e ne appoggiò la punta sul palloncino. Lo scoppio fu quasi impercettibile quando il palloncino esalò l'ultimo fiato. L'uomo prese la carcassa e la gettò nell'immondizia. La vita continua, disse l'uomo ad alta voce. Mise la caffettiera sul fuoco e, mentre aspettava, gonfiò non uno - come avrebbe dovuto fare nel rispetto delle regole che si era imposto - bensì due palloncini. Lasciate che i palloncini vengano a me, disse l'uomo sempre a voce alta, mentre sorseggiava il caffè e guardava commosso i due giovani palloncini azzurri che svolazzavano in cucina. Poi si preparò per uscire, sempre alla stessa ora, come faceva ogni giorno da quando era in pensione. Ben dieci anni, ormai.
Che cosa farai in pensione? Sei sicuro che non ti annoierai? Non hai interessi, come trascorrerai il tuo tempo? Andrai a fare volontariato? Queste erano state le odiose domande che amici e conoscenti gli avevano rivolto quando aveva deciso di ritirarsi dal lavoro. Lui, all'epoca, non aveva saputo che cosa rispondere, e allora aveva detto quella che gli era sembrata una sciocchezza. Se proprio non saprò che cosa fare mi metterò a gonfiare palloncini, aveva annunciato, faticando a nascondere l'imbarazzo. Ormai di amici non ne aveva più, tutti lo avevano abbandonato, alcuni erano persino morti, e tanto meno aveva dei conoscenti, dunque era inutile parlare di rivincita. In ogni caso, nel suo intimo, l'uomo era comunque soddisfatto: aveva trascorso gli ultimi dieci anni della sua esistenza proprio gonfiando palloncini!
Rinvigorito da tali pensieri, di buon passo nonostante l'età, l'uomo si diresse al suo negozio preferito.
Il cartolaio lo salutò con un gran sorriso. "Signor Mario, che piacere vederla! Ho delle cose per lei!" Gli porse un sacchetto che conteneva alcuni palloncini sgonfi. "Guardi che bei colori! Sono tutte tinte pastello! Una novità!" aggiunse entusiasta il negoziante.
L'uomo prese la busta e se la strinse al petto. Chiuse gli occhi. Non vedeva l'ora di tornare a casa e di gonfiarne qualcuno. E al diavolo la sovrappopolazione!

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