Fu svegliato da una
carezza sulla guancia. L'uomo allontanò il palloncino con una manata, poi si
alzò.
Anche il bagno, come la
stanza da letto, era pieno di palloncini di tutti i colori. La maggior parte di
loro stava adagiata sul pavimento. Alcuni, al passaggio dell'uomo, si
scostavano eseguendo volteggi in aria e poi ricadevano più avanti, tanto che un
paio si infilarono nella tazza quando lui alzò il coperchio. Non vi badò.
Sbarbato e ripulito l'uomo andò in cucina, con l'intenzione di consumare la
colazione. La sua attenzione fu attratta da un palloncino, dal colore blu
smorto, posato sul tavolo. Era sgonfio e in parte raggrinzito. Era vecchio. Sta
per morire, considerò l'uomo, osservandolo senza toccarlo. Ma guarda! Proprio
come noi, che quando diventiamo anziani ci rimpiccioliamo e la nostra pelle si
riempie di rughe, pensò. Proprio come me, concluse. Poi afferrò un coltello e
ne appoggiò la punta sul palloncino. Lo scoppio fu quasi impercettibile quando
il palloncino esalò l'ultimo fiato. L'uomo prese la carcassa e la gettò
nell'immondizia. La vita continua, disse l'uomo ad alta voce. Mise la
caffettiera sul fuoco e, mentre aspettava, gonfiò non uno - come avrebbe dovuto
fare nel rispetto delle regole che si era imposto - bensì due palloncini.
Lasciate che i palloncini vengano a me, disse l'uomo sempre a voce alta, mentre
sorseggiava il caffè e guardava commosso i due giovani palloncini azzurri che
svolazzavano in cucina. Poi si preparò per uscire, sempre alla stessa ora, come
faceva ogni giorno da quando era in pensione. Ben dieci anni, ormai.
Che cosa farai in
pensione? Sei sicuro che non ti annoierai? Non hai interessi, come trascorrerai
il tuo tempo? Andrai a fare volontariato? Queste erano state le odiose domande
che amici e conoscenti gli avevano rivolto quando aveva deciso di ritirarsi dal
lavoro. Lui, all'epoca, non aveva saputo che cosa rispondere, e allora aveva
detto quella che gli era sembrata una sciocchezza. Se proprio non saprò che
cosa fare mi metterò a gonfiare palloncini, aveva annunciato, faticando a
nascondere l'imbarazzo. Ormai di amici non ne aveva più, tutti lo avevano
abbandonato, alcuni erano persino morti, e tanto meno aveva dei conoscenti,
dunque era inutile parlare di rivincita. In ogni caso, nel suo intimo, l'uomo
era comunque soddisfatto: aveva trascorso gli ultimi dieci anni della sua
esistenza proprio gonfiando palloncini!
Rinvigorito da tali
pensieri, di buon passo nonostante l'età, l'uomo si diresse al suo negozio
preferito.
Il cartolaio lo salutò
con un gran sorriso. "Signor Mario, che piacere vederla! Ho delle cose per
lei!" Gli porse un sacchetto che conteneva alcuni palloncini sgonfi.
"Guardi che bei colori! Sono tutte tinte pastello! Una novità!"
aggiunse entusiasta il negoziante.
L'uomo prese la busta e
se la strinse al petto. Chiuse gli occhi. Non vedeva l'ora di tornare a casa e
di gonfiarne qualcuno. E al diavolo la sovrappopolazione!
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