Powered By Blogger

domenica 24 settembre 2017

IL CANDIDATO


Luigi Di Maio. Osservatelo con attenzione. Guardate il suo perfetto taglio di capelli, la sua perpetua abbronzatura, l'abito impeccabile, da rappresentante di aspirapolvere, da agente di assicurazioni, da impresario di pompe funebri. Soffermate lo sguardo su questo bel giovanotto dalla faccia pulita, sul candidato pentastellato che ha avuto più di trentamila voti alle primarie, mentre il suo partito conta centoquarantamila iscritti, più di ottomilioni di voti ottenuti alla Camera alle ultime elezioni politiche, più di settemilioni al Senato. Trentamila! Un'enormità. Più di trentamila cittadini, tra una faccenda e l'altra, ancora in pigiama o tra una portata e l'altra della cena, hanno trovato il tempo di cliccare sul suo nome. Ispezionate con cura la figura di questo giovane uomo baciato dal successo. Cercate di intravedere quei fili quasi invisibili che si dipartono dalle sue braccia, dalle sue gambe, dalla sommità del suo capo, che lo rendono bella marionetta, splendido pupo. Scrutate questo ragazzo in divisa, perfetto soldatino sempre obbediente, sempre ligio agli ordini. Ammirate la sua unicità, la sua perfetta mediocrità, la sua assoluta dedizione alla causa, la sua malcelata sfrontatezza, la sua immensa ambizione. Il suo sorriso splendente e falso. Scrutate il candidato con ancora più impegno, non stancatevi di farlo. Guardatelo ma impedite che egli parli: il ragazzotto è dotato di buona, anzi ottima favella; ma la sua è favella storpia, da massacratore di congiuntivi, da dispensatore di luoghi comuni e aria fritta, da frequentatore di bar eleganti.
Scrutate per un'ultima volta Luigi Di Maio, il candidato, il politico rampante, il disoccupato eccellente, l'analfabeta di ritorno, il piacione, poi rispondete a questa domanda: comprereste un'auto usata da quest'uomo?

Nessun commento:

Posta un commento