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martedì 7 giugno 2016

QUELLA, LA BELLA


"Eccolo, il balcone è quello in alto" dice il marito indicando con il dito.
"E tu come lo sai?" domanda la moglie.
"Oh, lo sanno tutti".
"Io non lo sapevo".
"Intendevo dire che lo sanno tutti gli uomini".
La coppia, di mezz'età, è ferma sul marciapiede. La casa di fronte a loro è una modesta abitazione di quattro piani, un po' malandata. I due sono appena usciti dalla vicina chiesa, dove hanno assistito alla messa della domenica.
"Ma questa non è la casa dei Giorgis?" chiede la moglie.
"Sì" risponde il marito. "All'ultimo piano abitava la figlia, ma adesso è andata via e tutti gli appartamenti sono affittati".
"I muri sono tutti scrostati".
"Avrebbe bisogno di un po' di manutenzione, ma a quelli interessa soltanto prendere i soldi".
"Non capisco perché abbiano affittato a quella".
"Si vede che paga" dice l'uomo ridacchiando.
"Non c'è niente da ridere" ribatte la moglie. "Lo sai anche tu da dove arrivano i soldi".
"Sono cose che si dicono in paese. Come facciamo a sapere se è vero?"
"Altroché se è vero! Me l'ha detto Clelia".
"Eh, buona quella!"
"Guarda che suo nipote va a scuola con il figlio di quella, e poi Clelia è sempre bene informata".
"Lo credo, passa tutto il tempo a spettegolare".
"Povero bambino!"
"Eh?"
"Il figlio, dico. Pensa, senza padre e con una madre come quella!"
"Oh, ce l'avrà un padre".
"Sicuro che ce l'avrà, ma neppure la madre saprà chi è!"
"Ma smettila!"
"Non la smetto no. Appena crescerà chissà quanto si vergognerà, povera creatura".
"Non sono affari nostri".
"Sai, gli volevano fare cambiare classe".
"A chi?"
"Al nipote di Clelia!"
"Perché?"
"Eh, per via del figlio di quella".
"E che cosa c'entra il bambino?"
"Niente. Però, con una madre così, non si sa mai..."
"Dai, andiamo via".
"Aspetta ancora un momento. Tu l'hai mai vista?"
"Chi?"
"Quella, la bella".
L'uomo si stringe nelle spalle.
"Una volta soltanto" dice.
"Quando?"
"Oh, qualche mese fa, quando faceva ancora freddo. Pensa, aveva un cappotto lungo fino ai piedi".
"Fino ai piedi?"
"Sì, non si vedevano neppure le scarpe".
"È vero che porta sempre i tacchi?"
"Ah, non lo so. Ti ho detto che quell'unica volta le scarpe non si vedevano. Anche se, pensandoci bene, doveva avere dei tacchi molto alti".
"E come fai a saperlo?"
L'uomo si imbarazza.
"Era alta" risponde, dopo una lunga esitazione.
"Dicono che non va mai a fare spesa in paese, che non si vuole far vedere".
L'uomo non risponde.
"E che quando va a fare spesa ha sempre le unghie dipinte di rosso. E lunghe" prosegue la moglie.
"Mica se le può togliere" ribatte il marito.
La donna si accosta all'uomo.
"Riceve in casa" dice, quasi bisbigliando.
"A casa sua è padrona, può ricevere chi vuole".
"Sì, ma in quell'appartamento entrano solo uomini".
"E speriamo che ne escano soddisfatti".
"Non fare il maiale anche te".
"A proposito" dice l'uomo. "Che ne pensa il tuo amico?"
"Eh?"
"Di tutte queste faccende, che ne dice don Giulio?"
"Oh, lascia perdere, quel prete mi fa venire un nervoso!"
"Perché?"
"Perché dice che non va bene spettegolare. Che anche se quella fosse una peccatrice è comunque una figlia del Signore e che merita tutta la misericordia di questo mondo. Bella roba! Scommetto che ci va pure lui!"
"Ma smettila!"
"E la sai l'ultima? Sembra che qualche sera fa, di notte, abbiano visto salire su il marito di Clelia".
"Giovanni? Ma figurati, con la sua gamba rigida, che cosa vuoi che faccia?"
"Quello è un filibustiere. E poi, vuoi uomini, siete tutti uguali. Con la mogli non fate niente e poi appena arriva una di quelle c'è la coda. Porci!"
"Su, adesso andiamo a casa".
"A proposito, te dove sei andato l'altra sera?"
"Eh?"
"Quando sei uscito dopo cena. Non ti ricordi più?"
"Te l'ho detto! Alla riunione della bocciofila. Non mi credi? Chiedi a Gigi o a Valter".
"Non chiedo un bel niente, tanto lo so come fate, vi coprite a vicenda".
"Forza, andiamo" dice l'uomo, che sembra impaziente.
Proprio in quel momento la porta d'ingresso della casa scatta, e poi si apre. Ne esce una donna ancora giovane. Si guarda un attimo intorno, poi marcia decisa verso la strada. È di corporatura minuta, con i capelli lunghi e neri. Indossa una camicetta attillata con una profonda scollatura che evidenzia l'attaccatura del seno prosperoso, una corta gonna di pelle, calze a rete con maglie molto larghe e scarpe dal tacco vertiginoso. Ha le unghie delle mani dipinte di rosso vermiglio.
Marito e moglie si scostano per lasciarla passare, lo sguardo basso. Lei incede sicura e, quando li incrocia, fa l'occhiolino all'uomo.

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