La domanda è una sola, sempre quella, la stessa domanda
che milioni di italiani si stanno ponendo.
È legata alla pandemia,
certo, riguarda soprattutto la campagna vaccinale, ma non soltanto.
Si tratta, inutile
negarlo, non solo delle vaccinazioni, e del rispetto delle roboanti promesse,
trecentomila al giorno, cinquecentomila al giorno, tutti vaccinati in un
giorno, chi offre di più? Per arrivare a simili ambiziosi traguardi occorre soprattutto
cambiare passo, è necessario indispensabile imprescindibile un passo diverso,
un passo più deciso, più marziale.
Bisogna far capire alle
case farmaceutiche che il Colosseo e la Fontana di Trevi non possono essere
venduti a più acquirenti, anzi, che proprio non sono in vendita. Per ottenere
ciò si devono battere i pugni, pugni guantati, si deve minacciare il ricorso
alle leggi di guerra, alla corte marziale.
È tempo di porre fine all'improvvisazione
dei civili, al loro agitarsi inconcludente, alla paurosa disorganizzazione
tipica di chi inquadrato non è, di chi non ha praticato l'arte della logistica
militare.
Uno, dieci, cento,
mille centri di somministrazione. Un milione, se serve.
Però, alla fine, la
domanda è sempre quella, ed è una sola, la stessa che si fanno tutti gli
italiani.
Riuscirà, alla fine del
suo difficile cimento, il generalissimo penna nera Francesco Paolo Figliuolo a
ottenere l'ennesima medaglia?
Ci auguriamo tutti di
sì.
Sarebbe una medaglia molto
meritata.
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