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sabato 10 aprile 2021

INGRATITUDINE



 

Un anno fa. Cuba invia squadre di medici in Italia, a Torino e a Crema, per aiutare i sanitari italiani nella lotta contro il coronavirus. I medici cubani si dimostrano competenti ed efficienti, e quando all'inizio dell'estate fanno ritorno al loro paese sono salutati dalla popolazione con riconoscenza, una gratitudine contrapposta all'assordante silenzio delle autorità istituzionali.

Oggi. L'Italia vota, presso il Consiglio dei diritti umani dell'ONU, contro una risoluzione di condanna degli embarghi unilaterali e del loro impatto sui diritti umani dei paesi che li subiscono, tra i quali c'è Cuba. Anche Francia e Germania, come altri paesi europei, sono allineate alle politiche sanzionatorie degli Stati Uniti.

L'embargo contro Cuba ha origini che si fa fatica a ricordare. Nasce all'indomani della rivoluzione castrista e ha motivazioni esclusivamente politiche.

Va bene, manteniamo all'infinito le sanzioni nei confronti dell'isola caraibica, tuttavia si inizino ad applicare analoghe misure o che si esprima con forza la stessa condanna nei confronti anche di altri paesi. A cominciare dalla Turchia, dittatura teocratica camuffata malamente da democrazia, responsabile di non concedere una sedia a Ursula von der Leyen ma soprattutto di mille quotidiane nefandezze ben più gravi, per proseguire con l'Egitto, che ha massacrato il nostro ricercatore Giulio Regeni e che continua a nascondere la verità, per non parlare del trattamento riservato a Patrick Zaki e a tutti gli oppositori politici. E che dire dell'Arabia Saudita, paese dove non esiste il minimo rispetto dei diritti umani omaggiata e riverita da ex presidenti del consiglio italiani, e della Russia dell'autocrate Putin?

Oltretutto, Turchia, Egitto e Arabia Saudita i medici per combattere l'epidemia in Italia mica li avevano inviati... La Russia invece sì, aveva mandato degli esperti di logistica, ma è molto probabile che fossero spie...

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