Powered By Blogger

sabato 23 marzo 2019

TOGLIERE E DARE



Il grave episodio di Crema, con il bus sequestrato e il serio pericolo corso dai ragazzini che lo occupavano, ha dato immancabilmente il via alle speculazioni politiche di ogni genere.
Isoliamone un paio, quelle più di rilievo, poiché esposte nientemeno che dai due vice-premier. Di conseguenza anche le più semplici, quelle più povere di contenuto.
Matteo Salvini: togliamo la cittadinanza all'autore del folle gesto, l'autista italo-senegalese.
Luigi Di Maio: diamo la cittadinanza al coraggioso ragazzino egiziano che ha dato l'allarme avvisando le forze dell'ordine di quanto stava accadendo.
Insomma: l'istituto della cittadinanza utilizzato come punizione (o vendetta?) oppure come premio.
Considerazioni: la cittadinanza è una condizione, uno status, non può essere assimilata a un bene materiale che può essere sottratto o donato. Il cittadino italiano di origine senegalese che ha commesso il grave crimine dovrà essere giudicato (e duramente condannato) dalla legge del proprio paese di appartenenza (l'Italia). Al ragazzino egiziano (nato in Italia, e che potrà comunque diventare cittadino italiano tra pochissimi anni) dovrà invece essere espressa tutta la riconoscenza attraverso un encomio solenne da parte delle più alte autorità dello Stato e in più (ad esempio) gli si potrà assegnare una borsa di studio che gli permetta di completare qualsiasi percorso di studio egli intenderà intraprendere in futuro.
Tutto il resto, come detto, è vuota speculazione politica, solita noiosa propaganda.

Nessun commento:

Posta un commento