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sabato 20 gennaio 2024

ANTIFASCISTA?


 

Ricorrono periodiche e costanti, sempre uguali, le polemiche sul fatto che il/la/lo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i suoi accoliti di governo e non (tra i quali troviamo faccendieri, truffatori, pistoleri, ladri di opere d'arte, ignoranti censori, garantisti da operetta, bigotti e macchinisti ferrovieri) facciano enorme fatica a definirsi antifascisti. Anzi, a dirla tutta, essi proprio non manifestano la minima intenzione di definirsi tali, né lo hanno mai fatto in passato. Antifascismo che poi non è altro che il cemento sul quale è stato fondato lo stato repubblicano, che rappresenta un insieme di valori che dovrebbero, il condizionale è d'obbligo, essere condivisi da tutti i cittadini.

Naturalmente è difficile, se non impossibile, per chi ha abbracciato in un passato più o meno lontano ideali fascisti, neofascisti o post-fascisti, considerarsi all'improvviso un paladino dell'antifascismo. Si tratta di rinnegare se stessi, la propria natura, operazione che anche il più opportunista tra gli individui proprio non riesce a mettere in pratica. E per fortuna, dico. Se da un giorno all'altro Meloni si proclamasse convinta antifascista nascerebbe qualche sospetto sulla sua sincerità e sulla sua effettiva convinzione. Meglio se continua a mantenere le sue posizioni ambigue, oppure a tacere. Almeno non si genera confusione sulla sua reale collocazione politica. In caso contrario si potrebbe pensare a una grande presa in giro, una delle tante.

 

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