Esistono al mondo
individui che si beano della propria ostinazione. Badate bene, però: non si
tratta di ostinazione da intendersi quale caparbietà e tenacia, perseveranza
nel perseguire delle finalità, bensì di testardaggine vera e propria o, peggio
ancora, di volontà di sopraffare gli altri, di volere sempre avere ragione, di
mettere il prossimo con le spalle al muro, rivendicando in tale modo una sorta
di condizione di superiorità nei confronti dell'altro. Tutte caratteristiche
che, in realtà, finiscono soltanto per sminuire questi individui.
Lo scrittore Natsume Sōseki,
considerato il più grande autore del Giappone moderno, in una sua famosa opera
fa esprimere il seguente pensiero al protagonista del romanzo, un saggio gatto:
"... spesso, un
uomo crede di aver vinto perché ha ottenuto ciò che voleva, senza cedere, ma
intanto il suo valore in quanto persona è calato. La cosa strana è che gli
ostinati per tutta la vita considerano la loro testardaggine una qualità, e il
dubbio che la gente possa disprezzarli, possa non considerarli degli
interlocutori validi non li sfiora nemmeno. Sono creature felici. Di quella
felicità che pare venga chiamata la
felicità dei maiali".
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