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sabato 19 giugno 2021

QUEL CHE NON SARO'


 

Preferisco andare a sbattere contro il palo piuttosto che essere assorbito da quel didietro, due glutei duri come il marmo. Preferisco volare in cielo piuttosto che cozzare su quel grosso stinco rivestito di plastica. La mia vita è breve, e al termine non c'è mai gloria. Nessuno si ricorda di me e della mia esistenza. Che non dura attimi, ma centimetri. Posso essere sontuoso, perfetto, impeccabile, ma sempre senza esito. Posso illudere, perché prometto molto e non mantengo mai. Vorrei ma non riesco. Mi spengo con un tonfo secco, soffocato, subito esaurito e consumato. Non sempre, però, la superficie che impatto è consistente. A volte incontro cedevoli sofficità nelle quali affondo con piacere, o solide protuberanze che mi diverto a frantumare, o ancora zone estremamente delicate che metto a serio rischio di sopravvivenza. Spesso costringo all'emissione incontrollata di urla grida gemiti lamenti. Si tratta tuttavia di ben misere soddisfazioni. Il mio appagamento, si sa, sarebbe un altro. Un compimento che però non giunge mai, una contentezza che è soltanto nei miei sogni. Chi sono? Vi state chiedendo chi sono? Non lo avete ancora capito? Ma sono io! Io, il Tiro ribattuto respinto ricacciato. Sono quello che appena nasce muore.

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