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domenica 10 giugno 2018

SI SALVINI CHI PUO'



La prima settimana di Matteo Salvini, nel ruolo di Ministro dell'Interno, si è svolta nel segno della frustrazione. Chiamatela come volete: sfortuna, malasorte, iattura o semplicemente sfiga nera, in ogni caso i migranti/persone/clandestini/profughi invece di diminuire continuano ad aumentare. E, nonostante la presenza di Salvini, continuano a sbarcare sulle coste italiane, desiderosi di dare inizio alla loro pacchia.
E poi ci si mette anche Malta. Ed è proprio Salvini a scoprire che Malta, se può, evita di soccorrere gli immigrati (ma guarda!) e preferisce dirottarli sui porti italiani. Salvini ha ragione, l'atteggiamento di Malta (quattrocentomila abitanti contro i sessanta milioni dell'Italia) è proprio questo, e lo è da tanti anni ormai. Dov'è stato in tutto questo tempo l'ineffabile neo ministro? In televisione? Ai comizi? I giornali non li ha mai letti?
A tutto, però, c'è rimedio. E infatti Salvini, per superare il problema, si rivolge direttamente alla Nato. Sì, pensa, finché paghiamo per rimanere nel blocco atlantico (prima di passare dalla parte della Russia) tanto vale utilizzarne i servizi. E la Nato deve intervenire, perché quella dei migranti/persone/clandestini/profughi è una vera e propria invasione. Il fatto è che quei disgraziati non indossano alcuna divisa, indossano spesso vestiti stracciati e sono disarmati e stremati, il loro è un esercito arcobaleno.
In questa settimana, in ogni caso, una cosa l'abbiamo imparata. Matteo Salvini non è il macho che credevamo (e che lui stesso pensa di essere), non è l'erede post-ideologico populista e sovranista della tradizione politica italiana, ma un bambinone ingenuo che, come tutti i pargoli, e soltanto loro, non ha ancora perso la capacità si meravigliarsi.

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