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domenica 6 novembre 2011

SANGUE DEL NOSTRO SANGUE


IL MIO NUOVO LIBRO
Si tratta un romanzo che trae spunto da fatti realmente accaduti e ispirazione da una canzone. Ho sentito per la prima volta "Per i morti di Reggio Emilia" di Fausto Amodei più di vent'anni fa e ne sono rimasto molto colpito. In seguito l'ho riascoltata tante altre volte, e in ogni occasione quel testo e la musica che lo accompagna non hanno mai mancato di suscitare in me una profonda emozione. La narrazione, in ogni caso, è opera di pura fantasia, ad eccezione degli eventi riportati nell'ultimo capitolo, ricavati da documenti e testimonianze. Ho cercato di immaginare l'ultimo giorno di vita delle vittime dell'eccidio, persone del tutto normali accomunate dall'amore per la libertà, e di altre persone che, in qualche modo, sono state coinvolte in quei tragici avvenimenti.

I primi commenti:

Una narrazione delicata e morbida, come una coperta di lana adagiata sul cuore che ascolta la storia di gente comune, che lotta nel suo piccolo quotidiano per poter avere un domani. (Loredana Angelini – Sesto San Giovanni)

L’autore riesce ancora una volta ad affascinare i suoi lettori con un’altra bella storia di umanità ed ideali, nella quale il profumo impalpabile del nostro recente passato si fonde alle ansie ed ai dubbi del presente, alla ricerca di risposte che vanno a costituire il senso della vita, il motore delle azioni, le ragioni delle scelte. In una parola: proprio quell’etica di cui abbiamo sempre più bisogno. Se tanti con la scrittura ci si divertono e basta - e fanno pure tante vittime - lui invece le parole le usa per educare, per invitare ad essere migliori. E non è poco. (Carlo Crescitelli – Avellino)

Sangue del nostro sangue, nervi dei nostri nervi... Che commozione! Un libro così ha un sapore un po’ antico, alla Pratolini, ma sarà nuovo ed entusiasmante soprattutto per chi è giovane. Bravo! (Nadia Bertolani – San Secondo Parmense)

Grande scrittura civile, Enzo! Un tratto asciutto, come nei precedenti lavori, accompagna il lettore. Commovente il prologo: l’evanescenza della nebbia e dei martiri con bandiera rossa...quasi colonna sonora della forza narrativa. Grazie per questo dono. (Fiorella Palomba – Roma)

Opera di narrativa davvero originale, basata sul testo di una canzone che si rifà a fatti realmente accaduti. Anche questa volta la penna di Enzo Sopegno ha avuto la capacità di attrarre, non soltanto per lo stile pregevole, ma anche per la capacità di esprimere e narrare sentimenti veri. (Antonello Pellegrino – Vercelli)

Grande commozione nel leggere il tuo lavoro! Per l’accuratezza del narrare e del descrivere ed anche perché nelle ombre dei martiri ho "visto" mio fratello Angelo, partigiano disperso in quella zona, medaglia d’oro della resistenza. (Elena Monciardini – Roma)

Caro Enzo, carissimo Enzo erano anni che non leggevo cose come le tue: splendide. Il calore o il gelo di una vita che ho vissuto. La forza di raccontare i rapporti umani veri anche se ruvidi. Un piacere la lettura del tuo libro, fatto di coraggio. Un abbraccio enorme. (Antonio Pizzoni – Tornate)

Enzo conosce l’arte della narrazione e la forza dei sentimenti, perché entrambe gli appartengono, come ben sa chi ha letto i suoi libri. E coltiva, da sempre, una passione civile che aiuta, nei momenti più bui, a superare il disagio per una vita che sembra sempre più non appartenerci, e noi a lei. E ad ogni lettura dei suoi libri, aumenta la sensazione che davvero abbiamo perso qualcosa di importante. Questo, per me, è indice non solo di buona scrittura, ma di buona vita. (Vanni Spagnoli – Roma)

"Compagno cittadino, fratello partigiano, teniamoci per mano in questi giorni tristi..." Il tuo inchiostro macchia di nero indelebile le fibre dei nostri cuori, la mente ripercorre buia cammini passati, mentre cerca, chiama, grida ancora Speranza... (Laura Bracali – Firenze)

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